CASERTA – Pomeriggio di agitazione davanti al centro di migranti di Villa Literno, dove una trentina di (finti) profughi sono scesi in strada a Villa Literno, nella provincia di Caserta.
Motivo della protesta è stato il livello di assistenza della struttura che li ospita in un condominio di via Volturno.
Scesi in strada, hanno espresso il loro disappunto chiedendo il pocket money, ovvero il bonus giornaliero, affidato direttamente ai rifugiati e richiedenti asilo ospitati nelle strutture di accoglienza, per le spese quotidiane.
La struttura è gestita dalla cooperativa «Quadrelle 2001» di Quindici, in provincia di Avellino.
I migranti che hanno preso parte alla protesta, rientrata dopo alcune ore, sono stati identificati dai carabinieri della compagnia di Casal di Principe.
Non è la prima manifestazione che gli ospiti del centro inscenano in zona per lamentarsi delle condizioni di vita all’interno della struttura
Contro gli ospiti, diversi cittadini contrariati e preoccupati per gli atti di violenza posti in essere dai migranti, che
più volte hanno chiesto al sindaco Nicola Tamburrino (PD) di impegnarsi nel controllo della struttura, ma nessuna risposta è stata fornita dal primo cittadino.
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