In teoria i numeri ci sono, anzi, il numero, c’è perché è il numero 13 quello che può ancora impensierire Carlo Marino.
Il consiglieri comunali di Speranza per Caserta hanno denunciato il comportamento ‘scorretto’ del presidente del consiglio Michele De Florio annunciando, dopo 20 mesi di richieste inascoltato, la presentazione di una mozione di sfiducia.
Il gruppo di Speranza vuole la testa di Michele De Florio, troppo filo-Marino nella organizzazione e nella gestione dei lavori (fatto già segnalato al Prefetto di Caserta in più occasioni).
Per ottenere la discussione servono le firme di 13 consiglieri comunali. Dovranno firmare per forza, a pena di essere pubblicamente additati come filo-mariniani, i consiglieri di opposizione che hanno contestato la gestione dei lavori in questi mesi, quindi tutti tranne Massimiliano Marzo.
Serviranno a quel punto 4 firme. Italia Viva ed Enzo Battarra, e sono 6 consiglieri, seppur critici verso Marino non lo sono stati dichiaratamente, contro De Florio.
Che faranno a questo punto? Sfiduceranno il presidente del consiglio oppure no?
Alla fine la via ‘mediana’ potrebbe prevalere: firme sotto alla mozione delle opposizioni, per consentire che la discussione si tenga e che la ‘democrazia’ prevalga (con buona pace del sindaco Marino che dovrà tollerare un paio di ore di improperi dall’opposizione), ma astensione, o voto contro, alla stessa mozione visto che, finora, la gestione dei lavori non è stata contestata.
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