TOXOPLASMOSI: GATTI E DONNE IN GRAVIDANZA di Adriana Giusti
Spero che questo articolo servirà come strumento di conoscenza, per sfatare tutte le paure ed i dubbi sulla convivenza tra gatti e gestanti.
A volte alcuni medici o esperti del settore, certamente con scarsa simpatia nei confronti degli animali, riferiscono informazioni poco veritiere creando delle situazioni di panico, suggestionando a tal punto da indurre le gestanti a prendere drastici provvedimenti a discapito dei poveri gatti,talvolta con l’allontanamento dall’ambiente domestico.
Spesso la cattiva informazione è fonte di inquietudine ed infeconda preoccupazione.
Non c’è alcun pericolo di contagio tra una gestante ed il suo gatto domestico, tantomeno vi è alcun pericolo per il feto.
Carissime amiche gestanti, non c’è alcun motivo valido per separarvi dal vostro amico a quattro zampe e nella fattispecie dai vostri gatti, basta rispettare delle banalissime regole igienico-sanitarie molto semplici: per esempio usare i guanti monouso per pulire la lettiera del gatto.
Oltretutto è cosa acclarata, che la presenza di un gatto migliora lo stato psicologico di una donna in cinta e certamente sarà un surplus e quindi un arricchimento nella vita del bambino, che crescendo imparerà a condividere la sua vita e le sue prime esperienze con un essere diverso da lui, a rispettarlo ed ad amarlo ricevendo a sua volta un affetto incommensurabile.
LA TOXOPLASMOSI
La toxoplasmosi è una zoonosi, è un’infezione causata da un parassita unicellulare,chiamato toxoplasma Gondii.
Questo parassita è il responsabile dell’infezione nell’uomo e negli animali.
In Italia il 60% della popolazione è risultato positivo al TOXO-TEST,(test sierologico),indicando così di essere venuto a contatto con il parassita, anche senza manifestare i sintomi della malattia.
Il toxoplasma per sopravvivere e perpetuare il proprio ciclo di vita,ha bisogno di entrare nell’organismo dell’ uomo o di altri animali, quali suini, polli, bovini, cani, gatti, topi,uccelli,etc.
IL GATTO È A TORTO L’ANIMALE PIÙ TEMUTO!
Il gatto è infetto se si contagia mangiando animali affetti da toxoplasmosi!
Capisco che ciò che sto per dirvi non è particolarmente gradevole, ma il mio intento è di essere
chiara e diretta!
UNA GESTANTE NEI PRIMI MESI DI GRAVIDANZA,PER CONTRARRE LA TOXOPLASMOSI DA UN GATTO, DOVREBBE CONSAPEVOLMENTE TOCCARE LE FECI O LA LETTIERA DEL SUO PET E METTERE DELIBERATAMENTE LE MANI IN BOCCA!
Dubito fortemente, che chiunque possa compiere un gesto così malsano e poco intelligente!
Per tutelare dall’infezione la futura mamma ed il bambino in arrivo, sono previste dal servizio sanitario nazionale delle semplici analisi del sangue, obbligatorie durante la gravidanza.
Inoltre, il cosiddetto TOXO-TEST può rivelare se la gestante ha contratto in passato il contagio,(pur senza conseguenze),sviluppando o meno gli anticorpi alla patologia.
Qualora sia diagnosticata un ‘eventuale infezione in corso è possibile impedire che la malattia interessi il feto, attraverso una tempestiva cura antibiotica mirata,che il medico prescriverà alla donna.
Le future mamme amanti dei gatti, possono convivere con i loro pets senza eccessive preoccupazioni, con il giusto programma per l’intero periodo d’attesa:
-sottoporsi allo screening ed alle indagini sanitarie obbligatorie durante i nove mesi;
-usare le precauzioni igienico-sanitarie quotidiane.
È OPPORTUNO SAPERE CHE QUESTA PATOLOGIA SI CONTRAE FACILMENTE MANGIANDO CARNI CRUDE O POCO COTTE,INSACCATI,VERDURA O FRUTTA NON OPPORTUNAMENTE LAVATA!
Nel caso in cui la gestante non sia immune alla toxoplasmosi, (non avendo presente gli anticorpi),qualora abbia la fortuna di essere pregiata della compagnia e dell’affetto di un gatto, è consigliabile evitare durante il periodo della gravidanza, di dargli bacini sulla bocca e di lavarsi accuratamente le mani dopo averlo strapazzato di coccole. Detto questo,vi esorto a non farvi condizionare inutilmente!
Riassumendo, il periodo della gravidanza è senz’altro particolare e delicato, deve essere vissuto il più possibile serenamente, libero da paure e preoccupazioni, sollecitate da informazioni non adeguate o da errate interpretazioni. Tutto ciò è ancor più vero,quando si parla di rapporto uomo-animale, in quanto i vantaggi che possono derivare da una sana convivenza sono di gran lunga maggiori degli eventuali rischi che si corrono nel tenere un animale in casa!
La vita ovunque diventa sempre più frenetica e la voglia di natura unita al desiderio di avere un affetto sincero e disinteressato, ci spinge ad adottare un gatto, un cane od altri animali da compagnia.
Vari sono gli effetti benefici che possono derivare dall’avere accanto un animale: dallo stato di benessere psico-fisico che può derivare nel prendersi cura di un essere vivente che dipende totalmente da noi,ad un equilibrio interiore ed un miglioramento dei rapporti sociali.
Concludendo, mamma e micio potranno godere del reciproco affetto, nell’attesa del bebè
“Un miao massaggia il cuore!”
(cit.Stuart McMillan)
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