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La Maestra di OnlyFans: “Licenziata per un comportamento che non comprometteva il mio lavoro”

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È stata lei stessa a raccontare tutto, intervenendo ieri sera – 22 aprile – ai microfoni della trasmissione radiofonica La Zanzara, come riporta anche Il Corriere della Sera.

“Mi hanno mandato una raccomandata con scritto ‘licenziamento per giusta causa’ per comportamento inappropriato, perché si è incrinato il rapporto di fiducia. Lo trovo ingiusto al cento per cento”, ha dichiarato la docente.

“La scuola non ha mai voluto parlare con me”

La vicenda nasce da un episodio ben preciso:
“Il padre di un mio alunno ha acquistato delle mie foto e le ha diffuse nella chat del calcetto; la moglie lo ha scoperto. Io mi piaccio, ho fatto della passione per il mio corpo anche una forma di guadagno. Non capisco quale sia il problema. Con 1.200 euro al mese si fa fatica a campare: da qui l’apertura di un profilo su OnlyFans. Faccio contenuti hard, ma non rapporti di coppia o con altre persone.”

La maestra sottolinea come non sia mai stata compromessa la sua professionalità:
“La scuola non ha mai voluto un confronto diretto con me, si sono sempre limitati a inviare lettere. Mi stupisce come una scuola cattolica, che predica i valori della morale, tratti così un proprio dipendente. E ribadisco: campare con 1.200 euro è difficile.”

Come è nato lo scandalo

“Tutto è partito da una mamma che ha scoperto il mio profilo privato su Instagram, collegato a OnlyFans. Non so come ci sia arrivata, visto che accettavo solo persone scelte accuratamente e in genere non donne. Probabilmente ha chiesto a qualcuno. Non ho mai accettato le madri dei miei studenti. Poi la donna ha segnalato la cosa alla scuola e ha anche pubblicato un post su un gruppo Facebook locale, facendo scoppiare il caso.”

La docente aggiunge che le era stato vietato parlare pubblicamente della vicenda, ma ora ha deciso di rompere il silenzio:
“Non mi vergogno di ciò che ho fatto. Sono scatti di nudo artistico, non pornografia.”

“Una scuola cattolica, la fregatura”

La maestra riconosce che lavorare in un istituto cattolico avrebbe potuto comportare dei rischi:
“Sapevo che questa mia scelta poteva avere ripercussioni, ma non ricordo di aver firmato alcun contratto che vietasse contenuti social. L’educazione principale spetta ai genitori. E poi, se hanno visto il mio profilo, significa che si sono iscritti a OnlyFans: dov’è il problema?”

Secondo lei, il suo comportamento nella vita privata non ha mai intaccato il suo ruolo di educatrice:
“Accudisco i bambini e trasmetto valori comuni. Fuori dal lavoro, sono libera di fare ciò che voglio.”

Codice etico in arrivo

Nel frattempo, il Ministero dell’Istruzione e del Merito sarebbe al lavoro su un nuovo codice etico che regolamenterà anche la presenza sui social per docenti e personale scolastico, dopo i recenti casi – tra cui quello della maestra di OnlyFans e quello dello scrittore Christian Raimo.

Un mistero ancora da chiarire

Curiosamente, non risultano pubblicati online contenuti hard attribuibili alla docente: su OnlyFans si troverebbero solo video dove si mostra in lingerie davanti allo specchio, senza scene esplicite.

Inoltre, sarebbe partita una raccolta firme a suo sostegno, per chiedere la revoca del licenziamento.

Seguono aggiornamenti.

 

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