Mentre il decreto di scioglimento del Comune di Caserta attende ancora la pubblicazione in Gazzetta ufficiale, a Palazzo Castropignano è già iniziata una nuova fase. I tre commissari straordinari – Antonella Scolamiero (prefetta), Daniela Caruso (viceprefetta) e Agostino Anatriello (dirigente economico-finanziario) – si sono insediati ufficialmente ieri, dopo un passaggio in Prefettura per le formalità istituzionali.
Il loro arrivo ha coinciso con un palazzo comunale ormai svuotato della componente politica: scrivanie degli assessori già sgomberate, uffici del sindaco chiusi, consiglieri sospesi dalle loro funzioni. Solo i dirigenti comunali, convocati per un primo briefing operativo, erano presenti.
Per i prossimi 18 mesi, saranno i commissari a guidare l’amministrazione, assumendo le funzioni di sindaco, giunta e consiglio. Dovranno gestire i servizi, far avanzare le progettualità in corso – PNRR in testa – e affrontare non poche criticità, a partire dalla cronica carenza di personale e dirigenti.
Intanto, fuori dal Palazzo, la politica cerca un nuovo equilibrio. Si moltiplicano post, accuse incrociate e rivendicazioni tra ex consiglieri e attivisti. Ma la vera sfida sarà ricostruire una proposta politica credibile in vista delle elezioni, previste non prima di due anni, ovvero nel 2027. Guerriero intanto ufficialmente è il primo candidato alla carica di Sindaco ed è fermamente intenzionato a far rinascere Caserta, con proposte fattibili, non ricette da menzogneri per accaparrarsi il voto. In questo momento è di solare evidenza che a differenza di quanto detto nelle scorse elezioni dagli antagonisti ed ora smentito dai fatti, è l’unico voto utile, lontano da sempre a logiche che hanno marchiato la città.
Nel frattempo, inutile dirlo la città osserva, con un misto di stupore e diffidenza.
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