Luci spente, piazza matteotti senza vita, senza odore della pizza, ha chiuso i battenti LA LOGGETTA.
Non si parla d’altro, ognuno con la sua teoria, ognuno detentore della verità.
Il figlio di Gennaro noto creatore de LA LOGETTA, Giuseppe Vitiello risponde così : ‘Noi della Loggetta abbiamo chiuso volontariamente per via del mancato accordo del rinnovo contrattuale…e poi stiamo avviando un progetto che ci vede coinvolti all’ estero e dato che i nostri locali sono sempre stati amministrati a conduzione familiare abbiamo deciso di chiudere qualche sede a Caserta e aprirne altre fuori dove si posso seguire in prima persona. Caserta anche se ha mille problemi come tutte le città del mondo rimane sempre la nostra città dove abbiamo cominciato la nostra storia e continueremo a farla perchè nonostante tutto Caserta la si ama a prescindere.”
La verità qual’è? Questa piazza, una delle tante al centro della città è conosciuta da tutti come Piazza Mercato, e ha rappresentato per molti un punto di partenza per le proprie esperienze di vita collettiva, un modo alternativo di concepire una piazza.
Al centro della città, enorme, facilmente raggiungibile e bella nonostante il degrado che la caratterizzava da qualche tempo.
A quest’ultimo stato di cose a Caserta siamo ormai abituati e la si amava per quella che era, nuda e sporca, ma comunque nostra.
Svenduta ai privati per trent’anni tramite il famosissimo strumento del project financing, largamente utilizzato da tutte le amministrazioni comunali casertane, tramite il quale la proprietà resta sì pubblica ma di fatto l’uso e soprattutto il profitto derivato diventano esclusivamente privati, è rimasta lì nuovamente sola e abbandonata come accadde per troppo tempo senza che nessun lavoro prendesse realmente vita. Ma il progetto di «Riqualificazione urbana di Piazza Matteotti» esisteva e tutti erano fiduciosi di rivedere splendere quella piazza. Un progetto anche in questo caso ideato tanti anni fa, poco prima del 2000, dall’ultima amministrazione Falco, passato poi per l’approvazione del prefetto Maria Elena Stati per arrivare definitivamente al termine con la giunta Petteruti. Un po’ come l’evoluzione amministrativa che ha avuto anche l’approvazione del parcheggio di via San Carlo. Così la colpa è di tutti e di nessuno.
La svendita della stessa piazza e la successiva presunta riqualificazione rappresentano la sintesi della crisi mondiale. Sembra un paragone azzardato, ma analizzando con attenzione il tutto si riesce facilmente a capire come la sottrazione di quella piazza pubblica rappresenti sostanzialmente una rapina: sottratta alla proprietà pubblica e regalata a privati. Nel suo perimetro ha ospitato attività commerciali. Ovvero come sottrarre la ricchezza comune a favore della speculazione finanziaria privata. Caserta è piena di questi casi, ma quella piazza forse è il nodo cardine di questo sistema. E’ lo stesso sistema che ha portato la città al fallimento e alla dichiarazione del dissesto finanziario, e anche lo stesso sistema che un movimento globale cerca da mesi di cambiare. Qualcuno la chiama Piazza Pagano il motivo c’è.
Mario Granato Pagano, ex patron di tante cose, anche di Piazza Mercato, parcheggi, e compagnia bella, il quale vanta un credito col Comune di Caserta di 43 milioni di euro. Una diatriba che tiene ancora banco.
A quanto ci risulta, la commissione liquidatrice gli aveva offerto 17 milioni di euro.
Mr. Pagano ha detto che con quei soldi non ci pagava nemmeno i debiti. Ma la sensazione è che se gliene avessero offerti 18-19, l’operazione si poteva fare.
Quindi, casualmente, ma stavolta lo diciamo senza ironie, Mario Pagano è il primo ad essere contento di questo dissesto bis che gli consentirà di risedersi al tavolo con la commissione liquidatrice, la quale avrà un peso inferiore di massa debitoria rispetto a quella del primo dissesto e quindi magari potrà concedere qualcosa in più.
Da dove arriveranno i soldi? Del Gaudio, cari lettori nel 2011, accese un super mutuo con la cassa depositi e prestiti, a cui il comune erogherà per molti anni interessi significativi. Stavolta vedremo. Non è detto che sia la cassa depositi e prestiti, ma questo è un discorso un pò complesso che vi andremo a spiegare nei prossimi articoli.
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