CASERTA / VILLA DI BRIANO – È ancora avvolta da una certa opacità la gara d’appalto da 935 mila euro, bandita dall’amministrazione provinciale di Caserta, per la riqualificazione dell’asfalto, la realizzazione di una rotatoria e di un’intersezione tra la SP 333 e la SP 38, due arterie strategiche per il collegamento tra Capua, Castel Volturno, Bellona e Pignataro Maggiore.
La procedura si basa sul criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, che tiene conto sia del prezzo sia dell’offerta tecnica. Ad aggiudicarsi – in via provvisoria – i lavori è stata la Clg Costruzioni di Villa di Briano, grazie a un ribasso del 10% (pari a 8.646 punti) sommato a 59.751 punti dell’offerta tecnica, per un totale di 68.397 punti.
Fin qui, tutto regolare. O quasi.
Cosa manca? I verbali
Al momento non è stato possibile consultare l’elenco completo delle ditte partecipanti, né le relative offerte, poiché il geometra Antonio Coppola, responsabile della gara e membro dell’Ufficio tecnico provinciale, non ha ancora autorizzato la pubblicazione dei verbali. Un dettaglio non irrilevante in una fase in cui la trasparenza dovrebbe essere massima.
Seconda in graduatoria risulta l’impresa Ar.Co. Edil di Antimo Argenziano, imprenditore di Recale.
Chi è Clg Costruzioni
Per i lettori più attenti, il nome Clg Costruzioni non è nuovo. L’azienda della famiglia Della Corte (ora guidata da Giovanni Della Corte) ha già ricevuto incarichi dal Comune di Caserta, tra cui la pavimentazione e l’illuminazione pubblica di via Casa Hirta, la strada che porta verso Caserta Vecchia. Ma soprattutto, la Clg è la società che ha realizzato l’Urban Center di piazza Vanvitelli, struttura mai realmente utilizzata e oggi al centro di un’indagine della Guardia di Finanza.
L’ombra dell’Urban Center e i nomi che ritornano
La gara per l’Urban Center fu curata da un tecnico esterno vicino all’allora dirigente dell’ufficio tecnico comunale Franco Biondi, arrestato due volte nel 2023 per casi di appalti pilotati (le misure sono state successivamente revocate). In quella procedura compariva anche il Consorzio Coica, oggi rinominato Consorzio Stabile Triangolo Lariano, coinvolto nel progetto come soggetto aggiudicatario.
L’ingegnere Piero Cappello, ex presidente ASI e stretto collaboratore del sindaco Carlo Marino, oggi è a processo per un’altra vicenda di presunti appalti truccati a Calvi Risorta, legati ai nomi di Raffaele Pezzella e Tullio Iorio, ritenuti imprenditori vicini al clan dei Casalesi.
Nessun indagato, ma restano le domande
È bene chiarire che né i membri della famiglia Della Corte, né i dirigenti comunali, né rappresentanti del Consorzio Lariano risultano indagati nell’ambito dell’indagine sull’Urban Center. Tuttavia, la sovrapposizione di nomi, incarichi e procedimenti passati solleva interrogativi legittimi sull’opportunità e sulla trasparenza delle recenti aggiudicazioni.
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